Poteva essere una mossa di marketing con uno schiaffo morale come non ne vedevamo dai tempi di Bud Spencer, e invece è stato un walzer della vergogna come non ne vedevamo dai tempi di Bill Clinton.

La CGE, dopo aver stoicamente difeso la scelta di produrre Codename in versione Harry Potter di fronte al boicottaggio di influencer e utenti, ha ceduto alle pressioni dichiarando di voler devolvere il 100% dei proventi da tale progetto ad associazioni pro trans (o almeno fino a ricoprire il costo della licenza).
Al netto di trovare associazioni che non difendano i diritti delle persone come la Peta difende quelli degli animali, potrebbe essere una di quelle volte in cui da una palletta di merda esce fuori qualcosa di utile.
Ma alla fine del ballo qualche associazione prenderà qualche spiccio, la CGƏ non produrrà più giochi a tema Harry Potter, e la Rowling non sentirà cazzi. Per coerenza.
Rimane però la vittoria da parte di una comunità unita e forte, come tante verghe di betulla legate assieme.
La forza usata verso il protagonista più debole di una storia bislacca ha dato i suoi frutti, punendo il protagonista più debole.
Chissà come mai abbiamo tutti questi governi di destra al potere.
…
Si dice che tutti siamo ladri, solo che ognuno ruba fin dove può.
Forse alla stessa maniera siamo tutti fascisti.
Grandi polemiche ci furono anche per l’uscita di Hogwarts Legacy, il videogioco di Harry Potter, che poi fu tra i più venduti di quell’anno e che inserì un personaggio trans all’interno della storia. Un esito che fece muovere una montagna di soldi e che promosse con eleganza la causa trans, andando in culo alle convinzioni dell’autrice (a cui invece va riconosciuto di non aver usato le sue opere per propagandare quelle idee).
La lezione sembra essere che, se non stiamo combattendo il capitalismo, impedire alle aziende del nostro settore di fare soldi non aiuterà la causa.
Se la CGE non farà più giochi di Harry Potter, i trans ne guadagneranno un bel cazzo, ma non in senso buono.
Anche a noi piacciono i diritti, come quello di essere scemi, solo ci infastidisce l’abuso.





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