Spiel des Jahres 2025: La Bomba, il Flip e l’Oracolo Ubriaco
Anche quest’anno la giuria dello Spiel des Jahres ha deciso di puntare su titoli semplici, accessibili, e talmente neutri da poter essere consumati anche da un manichino in formalina.
Questa cosa di andare incontro ai gusti del pubblico sta prendendo la piega dei California Roll nei ristoranti giapponesi: si finisce per schifare le cose fatte apposta per noi invece che la ricetta originale.
Ma passiamo alle nomination:
🟥 Bomb Busters
Cooperativo in cui, per disinnescare una bomba, bisogna indovinare i numeri dei fili. Roba che fa sembrare Campo Minato un trattato di semiotica.
Vanta 66 missioni diverse, in realtà a cambiare è solo la predisposizione ad accettare la ripetizione. In partita la tensione è palpabile, come quando cerchi di capire se lo yogurt è rimasto nella busta della spesa.
È il gioco ideale per chi trova The Mind troppo logico e Uno troppo innovativo.
TIC, TAC… BOH.
🟥 Flip 7
Un “push your luck” in cui si gioca a contare fino a sette.
Perfetto per quelli che dicono “mi piace l’azzardo, ma senza emozioni” e per chi ha sempre desiderato l’esperienza adrenalinica del tombolone parrocchiale portatile, ma con un pizzico di downtime.
Flip 7 – perché 8 sarebbe stato troppo, ma 0 sarebbe stato preferibile.
🟥 Krakel Orakel
Il gioco di disegnare su carte già scarabocchiate.
Arte del trasformare un disturbo grafomotorio in una nomination allo Spiel.
Un gioco che unisce il peggio di Pictionary, Dixit e delle sedute di psicoterapia espressiva dell’Asilo Mariuccia. Ma conosciamo la passione tedesca per la sperimentazione su soggetti messi in difficoltà.
Prodromo del gioco giocato da Chat GPT.
E con questo si chiude la lista dei Party Games con cui lo Spiel ha dichiarato la resa incondizionata alla regressione demografica delle doti cognitive.
Kennerspiel des Jahres 2025: Profondità, Regressioni e Troni Interplanetari
La categoria “esperti” continua a sapere di minestrone. Quest’anno mischia il gioco di due ore che ti spiega come salvare l’oceano (mentre usi plastica e cartoncini per giocarlo) e quello di 20 minuti che ti insegna che sbagliare è il vero modo di vincere.
🟦 Endeavor: Deep Sea

Un cooperativo subacqueo, così immersivo che per provare un’emozione basta giocarlo in apnea.
Un’esperienza intensa come una passeggiata all’ufficio anagrafe, con missioni scientifiche che ricordano come l’unica vera impresa sia tenere sveglio il tavolo per tutta la partita.
Tema ecologico senza “meta”: cartone, plastica e inchiostri, e ogni copia stampata distrugge mezzo reef.
“Abbiamo salvato l’ecosistema! Ora scusatemi, devo buttare sei chili di stretch goal nella raccolta indifferenziata”.
🟦 Faraway

Otto carte giocate in un verso e conteggiate al contrario.
Che è poi l’emozione data dal gioco: cresce quando piazzi, muore quando conti.
Un trip temporale a basso budget, ideale per chi ha sempre voluto Inception, ma si è dovuto accontentare di Sliding Doors.
Un meccanismo molto semplice reso spiacevole per poter essere candidato al Kenner.
Avvertenza: la prima partita può provocare sbalzi di umore e perdita dell’orientamento. La seconda rispetto di sé.
🟦 Zenith

Guerra politica: un Risk per eurogamer vegani, dove l’unica cosa che puoi abbattere sono le tue stesse ambizioni.
Dopo due partite non è chiaro cosa tu stia facendo e perché, ma hai capito perché Platone odiava la democrazia.
Un gioco ambientato nello spazio che a emozioni se la batte con la vita reale su Marte, il mercoledì sera.
Un microcosmo di diplomazia, controllo e frustrazione repressa.
KinderSpiel des Jahres 2025: un gioco da sticazzi
Ci abbiamo provato ma non ce ne frega troppo un cazzo.
Intanto, lo Spiel des Jahres continua a offrire la miglior fotografia del mercato moderno: giochi semplici per chi non vuole giocare davvero, giochi esperti per chi ha dimenticato perché ha iniziato a farlo, e una giuria che li premia perché i lager non sono più politically correct (sebbene…).
E noi?
Noi applaudiamo, come davanti a uno spettacolo pirotecnico dentro un bidone dell’umido.
Ci rivediamo alla premiazione. Portate i popcorn, o comunque un’alternativa alle supposte.
PS
A quanto pare in extremis Looot è stato inserito nella short list, togliendo il posto a Zenith, una cosa che ci lascia allibiti, esterrefatti, e non è vero, ci sovviene solo la differenza tra “meglio” e “meno peggio”.
🟦 Looot

Il tema vichingo domina tra omini in fila indiana e navi piazzate in mezzo al villaggio, ma il meno peggio arriva con il complesso meccanico/dinamico, dove Looot fa tanto con poco.
Ma non così tanto, e non con così poco.
Il conteggio finale è la perla che ha messo in imbarazzo i programmatori di Excel e riportato in auge un caposaldo del game design: il “cazzi loro”.





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