Titolo: Eclipse
Anno: 2011
Autore: Touko Tahkokallio (“Titti” per i pochi amici)
Editore: Lautapelit.fi – Asterion (ita)
Genere: esplorazione, gestionale, combattimento
Meccanica: cubetti, di menarsi, tipo Risiko, mettersi d’accordo
Durata: lungo, molto più del mio, meno di Twilight Imperium
Dipendenza dalla lingua: nulla (se conoscete almeno l’inglese, per l’edizione italiana)
Illustratore: omessi per rispetto della privacy
[di White Bishop]
Secondo Einstein, se ricordo bene, due cose sono infinite: l’universo e la stupidità dei gamers, ma riguardo l’universo ci sono ancora dei dubbi.
Eclipse è un gioco che riesce a smentire una delle due affermazioni precedenti, indovinate quale? E no, i gamers non c’entrano.
Si parcheggia sul vostro tavolo con la stessa discrezione con cui Briatore parcheggia lo yacht a Porto Rotondo, esibendo l’opulenza di centinaia di cubetti di legno, astronavi di plastica ed esagoni di cartone e un paio di dozzine di dadi, che ne dovrebbero giustificare il costo, che all’incirca è quello del canotto dello yacht di Briatore.
In effetti Eclipse più che un gioco è uno status symbol, infatti piace per forza a tre categorie di gamers:
– quelli che l’hanno comprato, perché devono giustificare con se stessi in qualche modo il fatto che se hanno speso settanteuri mica possono aver preso un gioco brutto
– quelli che se un gioco dura meno di tre ore, ha un regolamento comprensibile di sole otto pagine, non è di un editore turkmeno sconosciuto e non contiene millemila tasselli/tessere/carte diverse allora è brutto
– quelli che non se la sentono di smentire le due categorie precedenti
Da subito, Eclipse ci ha colpito per la sua estrema originalità nelle meccaniche, con trovate innovative ed inedite come: “più azioni si fanno più le si deve pagare”, “converti due risorse marroncine in una risorsa arancione”, “gira una tessera e vedi se sei stato fortunato”, “tirare 6 sul dado è più figo che tirare 1” o “costruisci delle cose pagando risorse”.
Ma dove il gioco dà veramente il meglio è nello sposare alla perfezione meccaniche ed ambientazione. In Eclipse, ci sono sei azioni che potete fare: esplorare, influenzare, ricercare, upgradare, costruire e muovere.
Vediamo qualche esempio di gioco calato nella realtà di alcune di queste azioni, per meglio apprezzare come le meccaniche siano del tutto logiche e coerenti con l’ambientazione della creazione di imperi stellari.
ESPLORARE
“Tenente Dwight, avviare i motori. Siamo pronti per la missione esplorativa del settore C-Z13X, dove nessuno è mai giunto prima.”
“Comandante Boeing, non possiamo. Il settore C-Z13X non esiste più.”
“Tenente, non dica fesserie? Non vede che c’è un portale aperto verso lo spazio aperto?”
“Lo so, Signore, ma pare che gli Xwyrzyx abbiano esplorato poco prima di noi il settore F-Y34”
“E con questo, Tenente?”
“E con questo, Signor Comandante, hanno finito i settori esplorabili. Lo spazio, si sa, è finito.”
“Mi vuol dire che siccome una razza aliena ha esplorato un settore dall’altro lato della galassia, noi ora non possiamo più esplorare i settori di questo lato di galassia, Tenente?”
“Esattamente, Comandante. Come le dicevo, l’universo è finito.”
“Spegna i motori, Tenente. Mi vada a prendere l’uniforme da Picard e accenda il visore con l’ultimo episodio di Star Trek”.
RICERCARE
“Eureka! Sono sul punto di skoprire il kannone antimaterien!”
“Non può farlo, Herr Professor.”
“Koza tu dire Fritz, perché io non può skoprire il funzionamento di kannone antimaterien?”
“L’hanno già scoperto gli Xwyrzyx, per questo decennio non si può fare.”
“E per quale ragionen gli Xwyrzyx hanno potuto skoprire kannonen prima di noi? Zi zvegliano forze prima di noi al mattinen?”
“Ehm, no, Herr Professor. Hanno fatto meno cose di noi nello scorso decennio.”
“Fammi kapire, Fritz. Gli Xwyrtz hanno passato il decennio skorsen a fare un pizolinen e per qwezta ragione ora possono skoprire kannonen antimaterien, mentre io non potere?”
“Sì, Herr Professor.”
“Fa bene, Fritz. Io allora skoprire kannonen al plasma. Potrò io skoprire almeno maledettissimen kannone plasma, no?”
“Ehm, no, Herr Professor. Il cannone al plasma non è disponibile in questo decennio, l’ha deciso il ministero della ricerca intergalattico. Quest’anno è uscito il cannone antimateria, inglese scritto e matematica. E le bombe ai neutroni.”
“Io non kapire, Fritz. Noi non afere studiato per ricercare bomba ai neutronen. Io non zapere niente di bomba ai neutronen ma potere skoprire lo stesso, zi?”
“Sì, Herr Professor.”
“Eureka! Io appena skoperto bomba ai neutronen così io lanciare su testa di kuei maledetten Xwyrtz. E magari anke su kommissionen di ministero intergallattiken.”
UPGRADARE
“Tenente Dwight, ingaggiare il nemico. Questa volta, gliela facciamo pagare ai maledetti Xwyrtz. Le nostre astronavi sono meglio armate e con più scudi, sono in trappola.”
“Signore, sugli incrociatori nemici sono comparsi degli scudi, prima non c’erano.”
“Dwight, non dire fesserie, come sarebbe a dire ‘sono comparsi degli scudi’?”
“Devono aver aggiornato la flotta, Comandante. Signore, ci stanno sparando per primi loro. Missili al Plasma signore. Sì lo so, anche quelli non c’erano, prima. Si calmi, Comandante. Sì lo capisco che aggiornare l’arsenale di una nave non è come installare un software a distanza, Signore… Comandante?”
MUOVERE
“Dwight, dia ordine alla flotta di muoversi, entriamo nel settore B-M83.”
“Agli ordini, Ammiraglio Boeing. Complimenti per la promozione, a proposito.”
“Grazie Dwight. Le ore passate in Accademia a giocare a Risiko sono servite a qualcosa, nella battaglia con gli Xwyrtz. Comunque, Tenente, finalmente un’ordine che riusciamo a far eseguire senza intoppi. Ma… Tenente, come mai il Capitano Glock non accende i motori?”
“Ammiraglio, con un ordine di movimento alla flotta possiamo muovere solo tre astronavi, pensavo lo sapesse. E pensi che gli Xwyrtz ne muovono solo due.”
“Esiste una spiegazione logica per questo, immagino, Tenente. Mi illumini.”
“Non saprei, Ammiraglio, forse il carburante è limitato? O forse il fatto che usiamo dei walkie talkie per trasmettere gli ordini e nello spazio la portata è limitata.”
“Quindi, Tenente, se invece di dare ordini a tre astronavi dessimo l’ordine ad un’astronave sola?”
“La sua velocità triplicherebbe, Ammiraglio.”
“Prenda lei il comando, Tenente, io dò le dimissioni e torno a comandare la mia flotta nella galassia di Twilight Imperium.”
La perfetta coerenza tra meccaniche tedesche ed ambientazione, il peso irrilevante della fortuna specialmente nelle prime fasi di esplorazione o negli scontri, tocchi geniali di bilanciamento come il fatto che la fazione sconfitta in battaglia possa ricavarne più punti vittoria di quella vincitrice, sono i fattori che incarnano mirabilmente il gioco nel concetto di “overrated” se solo avessi idea di cosa questo significhi.
Da apprezzare particolarmente il fatto che, se per caso in un turno non avete combattuto contro nessuno ma i vostri avversari sì, mentre si risolvono i combattimenti potete sempre guardare un interessante documentario sui rituali di corteggiamento delle otarie, costruire una Torre Eiffel in miniatura con i cubetti avanzati o riguardarvi una stagione di Fringe.
Eclipse gioco del 2011, quindi? Considerando che nel 2011 abbiamo avuto l’esplosione della centrale di Fukushima, l’attentato terrotistico di Oslo, l’uragano Irene negli Stati Uniti e il primo governo Monti, tutto sommato Eclipse si inserisce bene nel contesto.
POST SCRIPTUM
“Finalmente, Tenente, abbiamo avuto la meglio su quella nave degli Antichi. Mandi qualcuno ad esplorarla per vedere se scopriamo qualcosa di interessante.”
“Comandante, i nostri tecnici riportano che gli Antichi conservavano una tecnologia per rinforzare lo scafo delle loro astronavi il triplo rispetto alle nostre.”
“Ma l’astronave che abbiamo combattuto aveva lo scafo dello stesso spessore della nostra, come mai possedevano una tecnologia così potente e non l’hanno usata?”
“Si saranno estinti per mancanza di senso pratico, Signore.”
POST POST SCRIPTUM
“Eureka! Con kwezta nuofa teknologia potremo costruire scafi per le nostre astronavi resistenti il doppien! Zono o non zono un genien?”
“Herr Professor… veramente il comandante di un’astronave poco fa ha scoperto per caso nello spazio una tecnologia per rendere le nostre astronavi resistenti il triplo, ed è già stata installata su tutti i nostri incrociatori.”
NDR
La versione italiana, importata da Asterion Press, è totalmente in italiano. A parte tutti i componenti in inglese.
Tutte le versioni usano le medesime astronavine di Galactic Emperor, si potrebbe proporre un bundle.
Le plance son belle e pratiche come un furgone di cioccolata. I dadi odorano di cinese a vista.
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