Ci siamo resi conto che il blog, dopo anni di inattività, è sconosciuto ai più. Qualcuno potrebbe pure commentare “e meno male”, ma se c’è una cosa che ci piace fare è deludere le persone, quindi abbiamo deciso di aggiungere questa pagina, con la storia del blog a livello temporale, in modo da consentire ai nostri detrattori di averci sui coglioni quadrimensionalmente. Perché va bene insultarci, è sempre successo, ma almeno fatelo con cognizione di causa, e che diamine!

Il Puzzillo, il primo blog italiano di satira ludica, nasce nel lontano 2011, per la precisione a Marzo, più o meno fra l’inizio della guerra civile siriana e l’intervento militare della Comunità Internazionale contro il regime libico; in un momento di calma e letizia per tutti, ci pareva appropriato aggiungere altra entropia all’insieme.

Insomma, un novello blog di Beppe Grillo, ma senza il nome famoso, le bufale, la deriva autoritaria o un figlio condannato per stupro.

Da quel che ne sappiamo, è il primo blog a utilizzare la parola “Puzzillo” pubblicamente, con buona pace di chi ormai identifica il termine con altri Puzzilli dotati di denominazione d’origine regionale, che all’epoca probabilmente stavano ancora scoprendo la masturbazione e scegliendo a quale scuola superiore iscriversi.
Il blog si è poi evoluto negli anni: collaborando con cosplayer e inviati in fiera, organizzando piccoli eventi scemi come i deathmatch fra autori di giochi, e attirando occasionalmente polemiche, insulti, e simpaticissime minacce di mani in faccia, manco avessimo insultato la mamma del precedente papa.


Insomma, un novello Charlie Hebdo, ma solo per la trivialità dei contenuti, non certo per una qualche autorevolezza o rilevanza culturale. Per anni al centro di vispe polemiche online, grazie all’esplosivo mix fra un umorismo decisamente basso contrapposto a quozienti intellettivi di pari levatura. Chi c’era ricorderà, per esempio, la campagna anti-recensioni-paracule, coi suoi 150 commenti di recensori furiosi e giocatori spaesati, o la maxi-trollata ad indirizzo della comunità GdR del 2012, coi suoi quattrocentotrenta commenti incazzati. 

Nel corso degli anni si sono aggiunti collaboratori di varia natura, sempre celati dietro pseudonimo, non tanto perché chi scriveva si cacasse sotto (anche se non è da escludersi come ipotesi, vista la natura per nulla permalosa e oltremodo garbata del gamer medio, pari solo a quella di un napoletano a cui dici che non mangi il cornicione della tua pizza hawaiana), quanto perché chi scrive sul Puzzillo è come “un personaggio su un palco”: pezzi satirici e provocatori, scritti usando punti di vista stereotipati ed estremi, che non per forza rappresentano le idee reali dell’autore. Fra questi ricordiamo, oltre al “titolare di testata” Puzzillo, l’impertinente Guastafeste, il tenebroso e cinico Mr. Black Pawn, la sua nemesi Illudologo, il misterioso White Bishop e il sintetico Fustellato di Scarto.

Insomma, un novello collettivo Wu Ming, ma senza competenze o abilità: un sito che vi dice “non importa chi scrive, ma cosa scrive”, ma senza dirvi che è scritto di merda.

Quindi, ci sta che siamo partiti col piede sbagliato, e di questo ci scusiamo con chiunque possa trovare o aver trovato offensivi i nostri contenuti. Non è colpa vostra, ci teniamo a rimarcarlo, è normale essere offesi dalle cose brutte e troviamo assolutamente normale che siate incazzati per le stronzate che scriviamo. Ma spesso noi lo siamo per quelle che scrivete voi, quindi possiamo dire che siamo pari.


Per tutti gli altri, che apprezzano invece il partire col piede giusto (magari immaginandoselo piantato nel culo di qualcuno), benvenuti sul Puzzillo.

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