Apprezziamo sempre quando il mondo del videogioco e del gioco da tavolo si incontrano.
Come nel caso del recentissimo Tabletop Game Shop Simulator, il primo simulatore di negozio al dettaglio di giochi da tavolo.
Non conosciamo granché del prodotto, che è appena stato annunciato e di cui possiamo ammirare soltanto il trailer, ma ci siamo divertiti a immaginare come potrebbe essere:
– si potranno scegliere tre background per il proprio personaggio:
– “Ricco di Famiglia”, che inizia con un credito molto elevato, ma anche senza la skill “Conoscenza Minima del Settore” (i titoli dei giochi da ordinare per il negozio appariranno oscurati e andranno acquistati a scatola chiusa)
– “Appassionato con un Sogno”, che ha un valore più alto di “Conoscenza Minima del Settore”, ma non ha accesso alla skill “Business Plan” e ha sempre metà magazzino pieno di copie di un suo autoprodotto (simboleggiate in-game da tanti simpatici mattoni colorati)
– “Affiliato a un Franchise Multinazionale”, che ha un ottimo catalogo iniziale, l’allestimento del negozio pre-generato (da un’IA) e la possibilità di provare il brivido di un licenziamento in tronco senza preavviso per cause non imputabili al dipendente
il cuore del gameplay sarà la parte economica: durante una partita compreremo le ultime novità, ci lasceremo guidare dall’intuito, sbloccheremo abilità passive come “Effetto Dunning-Kruger” e “Giocare a Warhammer Anziché Servire i Clienti“, falliremo male e ci godremo uno dei tre finali: Dipendente di Fast-Food, Fuga all’Estero, o Papà Prestami Ancora Soldi Non Sono Per La Droga Giuro).
il gioco prevederà anche diversi mini-giochi coinvolgenti, come schivare le associazioni ludiche in cerca di scatole gratis, fingere di ordinare giochi che non sapreste in ogni caso dove trovare, litigare coi corrieri i cui furgoni spariscono nel triangolo di Brembate (l’area compresa fra Vimercate, Stezzano e Treviglio in cui svaniscono nel nulla tanto i giochi da tavolo quanto i sogni) e comporre bestemmie sempre più lunghe ogni volta che un cliente entra, chiede informazioni, fa le sue valutazioni e compra su Amazon.
Sarebbe bello se il gioco integrasse una simpatica funzione social per aumentare l’immersivitl’immersionalit la sensazione di orrore cosmico: con un semplice click si potranno pubblicare le foto della propria attività in-game sui principali canali social, ricevendo insulti e accuse di essere un ladro e un bastardo da parte di persone reali (con possibilità di monetizzare grazie all’espansione “Cause per Diffamazione”).
Ok, magari il gioco non sarà proprio così, ma ci piace sognare.
Adesso scusate ma torniamo a girare gli hamburger.





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