Volevamo scrivere un pezzo umoristico che coniugasse la recente elezione del papa e i giochi da tavolo. Quindi, per capirci, un pezzo leggero, che partisse da qualche curiosità su alcuni papi più o meno famosi, per poi inserire un po’ di battute innocue basate su giochi più o meno famosi.
Ma purtroppo si va a toccare un argomento controverso, difficile e complicato: basta una parola sbagliata per scatenare polemiche, flame sui social e reazioni ostili soprattutto da parte degli integralisti.

E stiamo ancora parlando dei giochi da tavolo.

Comunque, per non urtare la sensibilità di chi legge, l’articolo è parzialmente censurato,  così almeno non facciamo danni.
Quindi eccovi il pezzo, opportunamente epurato delle parti potenzialmente controverse.

I DIECI GIOCHI DA TAVOLO PREFERITI DAI PAPI

Forse non sapete che i papi sono storicamente appassionati di giochi da tavolo!
Eccovi una lista come quelle che vanno di moda oggi con i 10 giochi preferiti dai papi:

Pio XI adorava giocare a Monopoly, perché vinceva sempre grazie ai patti lateranensi, non pagare tasse su case e alberghi è decisamente OP. Giocava anche a Memoir ‘44 ma voleva sempre prendere la fazione che non arriva dal mare. Giovanni Paolo II invece amava giocare a Cluedo, ma se il colpevole risultava essere un prelato lo perdonava e trasferiva in un’altra parrocchia. Ha provato anche Old London Bridge, ma continuava a controllare se qualcuno si fosse impiccato sotto il tavolo. Però adorava Espresso Doppio, anche se per qualche motivo cercava sempre di offrire il caffè a Michele Sindona. Uno dei giochi preferiti di Benedetto XVI, invece, era Agricola (gioco in cui passava il tempo dicendo agli altri giocatori di allargare la famiglia – purché tradizionale – senza allargare mai la sua), ma il pontefice amava anche i trivia sul cinema come Scene It!, anche se quando gli chiedevano il genere di un film lui rispondeva sempre “maschio o femmina, non ne esistono altri” o quelli sulla scienza come Trivial Pursuit Science & Life, in cui vinceva ogni partita perché rispondeva a ogni domanda con “Dio, ”. Leone XIII invece andava fortissimo a Hegemony, perché aveva una strategia consolidata: si alleava col giocatore della classe lavoratrice ma sotto sotto favoriva il giocatore capitalista. Infine papa Francesco, come tutti sanno, adorava il vecchio JAB: Realtime Boxing, perfetto per rimettere in riga gli artisti satirici che non sanno stare al loro posto.
E voi? Avete mai provato questi giochi? Giocate più spesso in famiglia, in associazione o in conclave? Fatecelo sapere nei commenti!


NB: se per caso vi capitasse, in qualche modo, di riuscire a leggere l’intero contenuto dell’articolo, l’autore del pezzo e la redazione del Puzzillo tutta ci tengono a scusarsi preventivamente con qualsiasi persona possa essersi sentita insultata dal nostro scherzare su fatterelli per nulla documentati (se non da numerosi processi, dati e testimonianze) quali il crack del Banco Ambrosiano, le morti di Sindona e Calvi, gli scandali immobiliari vaticani, il supporto a regimi autoritari come quelli di Franco, Videla, Salazar e Pinochet, i concordati con Mussolini e Hitler, il silenzio sull’Olocausto, le complicità con gli Hutu nel genocidio in Rwanda, la copertura del genocidio di serbi ortodossi, ebrei e rom nell’ex-Jugoslavia, il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, le dichiarazioni dopo l’attentato a Charlie Hebdo e le migliaia di casi di abusi sessuali su minorenni da parte di ecclesiastici. Insomma, scusate di nuovo. Però dai, non abbiamo bestemmiato, almeno quello, apprezzate l’impegno.

Lascia un commento

Trending