Play, la più grande manifestazione ludica italiana del gioco analogico, ha abbandonato Modena per approdare a Bologna, rendendo l’evento più facilmente raggiungibile dalla Guardia di Finanza.

Grande evento, grande polo fieristico, grande afflusso di pubblico.
“Meglio di quanto pensassi” ha dichiarato Carlotta, addetta alle pulizie, uscendo dai bagni del padiglione 20.

La fiera è spaziosa e dispersiva, spaziale, più precisamente.

Tantissime le novità, tra le quali risaltano i Metri Quadri e i Bagni in quantità.

Sensibilissima l’organizzazione che ha tenuto in considerazione le necessità speciali degli ospiti: offerti cartellini adesivi per indicare il proprio pronome in sostegno alla grammatica individualista, e una grande area di decompressione per avventori con problemi di ipersensibilità, segnalata come area TCG.

Un padiglione è stato dedicato al gioco da tavolo, uno al gioco di ruolo, uno alle carte collezionabili, uno ai bambini, nessuno al divertimento.

Tra i prodotti di maggiore successo, questo:

Per cui avviamo seduta stante il concorso senza premio “dagli un nome senza perdere il sonno”.

La fiera è grande, caotica e costosa, tutto ciò che i giocatori odiano.
Ma è anche grande e caotica.

Se a mente fredda ci sembrerà il caso, ci saranno degli approfondimenti su temi specifici.

Una replica a “Play 2025: viaggio nello spazio”

  1. […] stati assegnati alla chiusura di Play 2025 i premi dell’unica vera rivista di giochi da tavolo italiana®. Parliamo dell’IoGioco […]

    "Mi piace"

Lascia un commento

Trending