Chiusa la parentesi Essen, con ancora una montagna di giochi brutti da tirar fuori da valigie gonfie come protagonisti de “La grande abbuffata”, si prende un digestivo e si riparte per Lucca, dove “il festival” (curioso quanta attenzione ci sia per definizioni a cui la gente bada meno che allo sporco sotto le proprie unghie) dei fumetti e del gioco è quasi pronto per propinarci il solito accalcatissimo padiglione in cui si rifugeranno tutti quelli che vorranno fare qualcosa dopo essersi annoiati guardando quintali di fumetti per metà uguali a sé stessi e per metà inguardabili.
Dio o chi per lui (magari una farfalla dalla parte opposta del pianeta) quest’anno ha sbagliato i calcoli ed ha portato il nubifragio toscano con un intollerabile anticipo di quasi una settimana, questo significa che troveremo molti meno “interessati” ai giochi proteggersi dalla pioggia nel nostro amato padiglione. In compenso il grande morso dei videogiochi è pronto a divorare un’altra fetta dello spazio ludico con le sue gradevolissime armonie coatte e quintali di carne equamente divisi in forme di avvenenti ragazzine. Ogni medaglia ha due volti.
L’attenzione però ricade, per noi, e solo dopo aver visitato ogni stand videoludico, su quegli editori italiani che abbiamo bellamente ignorato ad Essen dove invece con tanto sforzo si sono distinti. Lo sforzo ovviamente è stato degli editori stranieri, che si sono presentati con prodotti da far ribrezzo ai ciechi (e anche ai cechi).
Quindi aspettiamo le premiazioni del lobbistico Best of Show, una sorta di Festival di San Remo del gioco: chi vince fallisce e se c’è qualcosa di decente arriva al di fuori di questo, nel mezzo si può cercare qualcosa da salvare.
Hanno già vinto, e per questo saranno inseriti nella nostra “no wish list”:
Side Award per il Miglior Profilo Artistico:
* Sake&Samurai (Albe Pavo) di M. Santus
Side Award per la Miglior Meccanica di Gioco:
* Un Penny per i Miei Pensieri (Janus Design) di P. Tevis
Side Award per il Miglior Progetto Editoriale:
* 011 (Scribabs) di M. Valtriani
Come ci fa notare il nostro sempre affidabile Mr Black Pawn, Il miglior progetto editoriale è un premio alla dispersione delle risorse; quest’anno la Scribabs ha deciso di girare un trailer da migliaia di euro per promuovere un gioco da tavolo come 011, prendiamo questo premio dunque come un prematuro riconoscimento alla carriera, probabilmente in chiusura, della Scribabs.
Side Award per il Miglior Gioco per Bambini (inventato ad hoc) alla linea di giochi Lego Games.
In fondo basta non mangiare i mattoncini.
Quelli che seguono sono invece i giochi che “non hanno ancora vinto”, e permettetemi una vile sghignazzata.
Non si accettano scommesse, a meno che non vogliate scommettere su Lumacorsa come miglior gioco di carte…
Gli ambiti Best of Show ed il Premio alla Carriera saranno invece assegnati durante la serata di premiazione, sabato 29 ottobre ore 19:30 nell’Auditorium San Romano.
Best of Show per il Miglior Gioco di Carte 2011, le nomination sono:
– 7 Wonders (Asterion Press) di A. Bauza
– Lumacorsa (Red Glove) di A. Nani
– Sit Gloria Romae (uplay.it edizioni) di C. Chudyk
Best of Show per il Miglior Gioco di Ruolo 2011, le nomination sono:
– Gioventù Bruciata (Janus Design) di R. Bohl
– Il Mondo dell’Apocalisse (Narrattiva) di V.D. Baker
– RavenDeath (Coyote Press) di I. Frigerio
Best of Show per il Miglior Gioco da Tavolo per Famiglie 2011, le nomination sono:
– King of Tokyo: La Furia dei Mostri (uplay.it edizioni) di R. Garfield
– Rattus (Cranio Creations) di A. Berg e H. Berg
– Ristorante Italia (Red Glove) di R. Guerra, M. Mutta e G. Guerra
Best of Show per il Miglior Gioco da Tavolo per Esperti 2011, le nomination sono:
– Corsari dei Caraibi (Asterion Press) di C. Marcussen e K. Aagaard
– Twilight Struggle (Asterion Press) di A. Gupta e J. Matthews
– Ventura (Giochi Uniti) di A. Menoncin e S. Negri Clementi
Da notare come King of Tokyo (distruzione di città e ammazzamenti tra mostri) e Rattus (peste medievale, con cavalieri assassini e stragi di contadini appestati) siano stati disinvoltamente inseriti nella categoria “per famiglie”, chissà cosa ne penserà Red Glove con il suo innocuo Ristorante Italia.
Riuscirà Asterion a fare bottino pieno o il lungo parto di Ventura varrà il miglior gioco vecchio per esperti?
I giochi di ruolo ovviamente li trattiamo come capperi nel piatto: ignorandoli sempre, scansandoli quando capitano.
Ci si trova a Lucca dunque, dove vedremo di rapire qualche personaggio onde riuscire a strappargli promesse sull’attività ostracistica alla produzione di giochi brutti. Al limite chiederemo aiuto all’ospite d’onore Mr Templeton Peck, il nostro Sberla o, se preferite, Starbuck.
Dimenticavamo il coinvolgente tema di quest’anno: il ritorno della grande avventura, con un Sandokan così al passo coi tempi da essere a colori.
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